Napoli, 29 maggio 2012 – E’ uno dei grandi progetti. E’, soprattutto, il sito che in molti hanno sentito pronunciare, qualcuno ne sapeva qualche dettaglio in più, qualcun altro lo ha addirittura visitato (più turisti che autoctoni, di recente), ma che tutti ne hanno compreso il valore solo quando un’inchiesta ha svelato le trame di quello che sembrava un mistero, ma si è rivelato semplicemente un furto: la sparizione di migliaia di testi antichi dal biblioteca dei Girolamini, con l’arresto dell’ex direttore De Caro, con le sue mezze ammissioni, e di quattro suoi collaboratori. Mentre la comunità chiede che non sia trasferito il vicario che ne è responsabile, don Sandro Marsicano, arriva la buona notizia. I Girolamini rientrano tra le grandi opere del centro storico sulle quali pioveranno milioni nel segno della valorizzazione. Nel protocollo d’intesa sul “grande progetto centro storico di Napoli, valorizzazione del sito Unesco” è previsto un intervento di cinque milioni di euro destinati al recupero e alla rifunzionalizzazione del complesso dei Girolamini. Annuncio per voce dell’assessore all’Urbanistica e al governo del territorio della regione Campania, Marcello Taglialatela, commentando la firma dei protocolli d’intesa per i grandi progetti per la città di Napoli, svoltasi ieri mattina a Castel Capuano. Appena sette giorni prima proprio Taglialatela aveva presentato in anteprima la pubblicazione sul “grande progetto centro storico di Napoli, valorizzazione del sito Unesco” al ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi. Dalla bufera della giustizia alla rinascita. Ora che tutti sanno cosa sono i Girolamini. Grazie alla Procura di Napoli e ad una banda di presunti ladri.
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